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Manuela Bussolati
Manara

 
Antonio Tabucchi
Io stavo riflettendo sulla possibilità di creare dei modelli anche grafici, o riscontrabili scientificamente dell’emissione di una frase di una voce umana.
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“…IO M’ISPIRO COL RESPIRO” *
ASMA BRONCHIALE E SCUOLA

*Progetto della sezione di Fiumicino di ASMA (Associazione di Sostegno ai Malati di Asma)

Roma, 24 ottobre 2002 – L'asma bronchiale e la sintomatologia respiratoria (tosse e disagio respiratorio) sono in aumento nella popolazione pediatrica. E non si tratta di casi isolati ma di una vera e propria emergenza, i bambini in età scolare che negli ultimi 12 mesi hanno con ricorrenza episodi di tosse secca sono il 41.2% e il 31,4% accusa asma da sforzo. I dati emergono al termine dello studio nazionale IMIcoR2 (“Io M’Ispiro col Respiro), coordinato dalla sezione di Fiumicino (Roma) di ASMA (Associazione Sostegno ai Malati di Asma) e proposto, sotto forma di questionario a un campione di 493 insegnanti che si occupano in totale di 12.400 alunni, di cui 8792 bambini (70.9%) di scuola materna ed elementare, 3608 ragazzi (29.1 %) di scuola media. Considerato che a scuola il bambino passa anche 8 ore, cioè un terzo della sua giornata, i responsabili di ASMA con questa iniziativa hanno ritenuto opportuno sensibilizzare gli insegnanti sui problemi respiratori di cui possono soffrire i nostri figli a scuola. Nel 2,2 % degli episodi respiratori acuti, rilevati dal campione degli insegnanti di scuola media inferiore a cui è stato rivolto il test, è dovuto intervenire un medico per un pronto soccorso. Risulta da questo studio che solo il 16.8 % dei docenti ritiene di avere una sufficiente preparazione sull’asma bronchiale infantile, mentre il 95.2 % vuole approfondire la conoscenza dell’asma, perché il 92 % se opportunamente addestrato e se autorizzato dal pediatra e dai genitori aiuterebbe volentieri il bambino asmatico somministrandogli anche la terapia nell’episodio acuto.

Se gli insegnanti non ricevono dalla famiglia le informazioni necessarie, il bambino con sintomatologia respiratoria può avere paura di stare male e di sentirsi “diverso”: la tosse può disturbare la classe, la difficoltà respiratoria può allontanarlo dalle corse con i compagni. Può essere isolato e emarginato. In più non riesce ad avere la necessaria assistenza, anzi si vergogna di prendere le medicine “anti-asma” e non riesce a integrarsi con i compagni.

L’aggiornamento e la formazione sull’asma potrebbe, giovare agli insegnanti e per questo anche quest’anno la SIMRI (Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili) propone un corso nazionale per docenti di scuola materna ed elementare, I° e II° grado e capi d’istituto autorizzato il 13 novembre 2001 dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Per la tutela dei bambini, infatti, è necessario poter garantire, oltre ad un intervento corretto e mirato nel momento acuto, una prevenzione efficace: semplici regole per piccoli cambiamenti nello stile di vita, ci aiutano a respirare bene per vivere meglio. E’ chiaro che gli operatori scolastici non dovrebbero fumare a scuola (gli insegnanti della scuola media hanno una maggiore percentuale di fumatori (23.8%) rispetto ai colleghi delle scuole materne ed elementari (17%)). Ancora è auspicabile una migliore interazione della famiglia con la scuola perché dai dati emersi nello studio IMIcoR2 non tutti i genitori (73.2 %) informano gli insegnanti della patologia respiratoria accusata dal figlio.

Altri dati emersi dallo studio IMIcoR2 hanno fatto registrare che negli ultimi 12 mesi il 17.6 % dei bambini ha dovuto assumere medicine per l’asma in classe: l’8,8 % ha svolto questa operazione da solo, mentre il 6.5 % è stato aiutato dal corpo docente. Se il 12,9 % dei bambini della scuola materna ed elementare ha avuto episodi acuti di difficoltà nella respirazione profonda anche accompagnati da tosse secca insistente , e/o fischi nel respiro, lo stesso bambino (3.6 %) durante l’ultimo anno ha sofferto di più di un episodio acuto.

Lo studio che ha coinvolto 11 città italiane (Bari, Bergamo, Brescia, Catanzaro, Forlì, Milano, Napoli, Palermo, Parma, Roma e Varese) è stato presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa, a cui hanno preso parte, fra gli altri parte l’On Pamela Pantano, assessore alle Politiche Promozione dell’Infanzia e della Famiglia del Comune di Roma, l’On Irene Massimi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Fiumicino, l’On Luciana Sozio, assessore alla Salute del Comune di Ladispoli, il Dr. Francesco De Sanctis, Direttore Generale Regionale del Ministero dell’Istruzione, Melanton, che ha creato e illustrato la favola, Lucio Trojano che ha disegnato i consigli di “…io m’ispiro col Respiro” e Pierluigi Koch, coordinatore del progetto e responsabile della sezione di Fiumicino di Asma .

Contemporaneamente è avvenuta la distribuzione di “ARIAFRESCA, FUMONERO E LA CIVETTA SUL COMO’ “ (il file "zip/pdf" pesa 1,5 MB) favola illustrata per bambini e per adulti, seguita da dieci “consigli”, tutto da leggere, colorare e conservare. Semplici regole di comportamento e di educazione civica, derivanti da una collaborazione e un coinvolgimento di disegnatori, giornalisti, insegnanti, medici e scrittori, per la protezione dei soggetti a rischio e per una valida prevenzione dei disturbi respiratori legati a un’aria non pulita.

Asma – sezione di Fiumicino
c/o Servizio di Fisiopatologia Respiratoria – Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - sezione di Palidoro
V ia Torre di Palidoro – Passoscuro – 00050 – Roma
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