La storia di Capitan Uncino
E' la storia di Capitan Uncino
che per cena beveva il brodino
era allergico a tutte le cose
ai fiori d'arancio e alle mimose
alle spremute, al latte, al pane
agli spaghetti e agli occhi del cane
era allergico proprio di fatto
e sternutiva coi peli del gatto.
Non poteva mangiare più niente
lui digiunava continuamente:
era allergico anche ai caffè,
alle bistecche e a tutti i bignè,
non sopportava l'odore del fiore
era allergico alle storie d'amore.
Neanche la polvere e le cicale,
se le guardava lui stava male
qualunque cosa lui si prendeva
pronto il soccorso poi ti chiedeva.
Aveva un braccio, un braccio di meno
L'aveva perso in un battibaleno,
l'aveva mangiato il suop coccodrillo
l'aveva perduto senza uno strillo.
Adesso era allergico perfino al vino
il nostro piccolo e debole Uncino
perfino al colore di alcune piante
perfino al sapore dello spumante,
allergico agli alberi, ai fiori di zucca,
al fior di latte e anche alla mucca.
Non era più una persona normale
Lui sternutiva davanti al sale.
Era anche allergico alla sua età
ai fiori, all'acciuga e al baccalà,
era allergico all'acquavite
e quando inalava la dinamite.
Se si trovava in un bel giardino
era un problema per il piccolo Uncino.
Allergico era alla maglia di lana
e alla pizza napoletana,
ai suoi cugini e alla sorella,
ai canarini e a questa storiella.
Ora è rimasto solo soletto,
forse per gioco o per dispetto
lui sta disteso e mai si alza
passa il suo tempo a fare la calza.
Non lo vorremmo mai disturbare
ma i suoi malanni son da curare.
Questa è la storia del prode Uncino
che è stato vittima di un tiro mancino,
non lo lasciamo dentro il suo letto
il nostro Uncino che fa l'uncinetto !!